giovedì 13 gennaio 2011

Antonino Serri

Antonino Serri (14/01/1966-xx/yy/zzzz)

Antonino Serri è un ricercatore (non chiedete cos’è: non lo sa nessuno, nemmeno lo stato) dell’università degli studi di Cagliari, facoltà d’ingegneria. È coniugato con la sig.ra Laura Maria Plazzotta con la quale ha due figlie (Gabriella e Flavia.)

Early days

Il 14/01/1966 Antonino Serri nasce nella città di Cagliari, figlio di Marisa cocco (cui piaceva aggiungersi un Anjoy per sfizio), insegnante di spagnolo e di Emilio, dipendente Saras (oggi Sar.tec). Gli avvenimenti di questo periodo sono poco noti e controversi (mancanza di testimoni, occultamento più o meno volontario [v. perdita della memoria cause varie {birra}/scarsa memoria congenita]), ma si può dedurre il tenore di vita dall’aneddotica:
1)      L’ingegnere delle bombole. Il piccolo Antonino, già dai suoi quattro anni aveva deciso che voleva fare l’ingegnere delle bombole. I bambini di solito hanno grandi sogni (astronauta, pilota etc), ma Antonino aveva i piedi per terra e per questo si dedicava a solerti costruzioni ardite con la fedele scatola dei lego. Non c’era immaginazione farfallona per un piccolo uomo della metropoli pirrese (si, vivevano oltretutto a Pirri).
2)      Il costume da torero. Figlio di un’insegnante di spagnolo il piccolo Antonino era costretto ad indossare a carnevale un costume da piccolo torero (per sua sfortuna questo fatto è stato documentato fotograficamente) ed in preparazione di ciò era altresì munito nel resto dell’anno di una deliziosa forcina che tenesse da un lato il suo ciuffo ribelle (che rimpiangerà in seguito..uh, se lo rimpiangerà!!). di pari passo al costume (anche da Zorro, eventualmente, essendo spagnolo pure lui) si organizzavano periodici viaggi in Spagna in una casa piccola e soffocante (preceduti da lunghe traversate in macchina) che sembravano organizzate giusto per sottrarlo ad una eventuale socializzazione estiva coi suoi coetanei.
3)      Il minestrone. L’alta cucina con cui il piccolo era sfamato, affinché crescesse sano e forte era, per tutta la settimana un delizioso minestrone (v. pappone) preparato dal padre la domenica sera (il fatto che in effetti il bambino risultasse di costituzione debole e gracilino evidentemente dipendeva da avverse congiunture astrali, come spiegarselo altrimenti?).
Dedotta da questi aneddoti la spensierata fanciullezza, proseguiamo con delle informazioni obiettive e documentate.
Nonostante il clima arcadico (vedi pirrese) in cui Antonino era cresciuto, i genitori decisero di affidare l’educazione del fanciullo alla metropoli cagliaritana. Scelsero per lui la scuola privata Laetitia in cui Antonino poté passare dai costumi di carnevale ad un costume permanente (la divisa per cui ancora oggi gli alunni della scuola sono famosi e riconoscibili in tutta Cagliari v. ilarità). La scuola media che curò la sua educazione fu il collegio della missione (v. bigottismo imperante) noto per l’uso improprio di farfalle.
Sempre deciso a fare l’ingegnere (magari non più delle bombole ma siamo lì) scelse di proseguire gli studi con un diploma di liceo scientifico per cui frequentò il miglior liceo scientifico nella sua miglior sezione (v. obbligo a frequentare la scuola più vicina alla propria residenza, Is Mirrionis quartiere, sezione M di merd..). nonostante le divergenze di opinione su chi fosse il migliore della classe, il diploma consegnò la vittoria assoluta al giovane non più piccolo Antonino, che iniziava la sua vita da universitario con una base di 60/60.
Per brevità della narrazione trascureremo la sua frustrata passione per Paola (v. topless) e per la moto dell’amico Fabio (v. figo perso, figlio di dipendente aeroporto, caballero [spagnola, per cambiare]).
l'estate dopo il diploma è dedicata allo studio (il diploma una volta doveva essere una passeggiata per avere la voglia di rimettersi immediatamente sui libri..). Obiettivo: aeronautica militare. dato che un anno di leva era obbligatorio, perché non sfruttarlo al meglio? Se poi la vita militare si fosse dovuta adattare al giovane aspirante pilota serri, proseguire il corso di ingegneria fra i suoi ranghi non sarebbe stato una pessima idea. di fatto però dopo giri di piazzale Rex (tanti, ma ttaaaanti), pistonaggi vari, tacchi a terra e libri sotto le ascelle durante i pasti, un nuovo Antonino (level up) faceva ritorno a Cagliari, dritto verso la facoltà di ingegneria.

University years

Corso di laurea in elettrotecnica (v. corsi morti non più esistenti) dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica: questo è luogo dello studio di 5 anni (qualcosa di meno perchè, come è noto, gli studenti non realizzano subito che bisogna studiare e danno gli esami con alle spalle uno studio matto e disperatissimo di un paio di settimane in cui si concentrano libri interi). Durante questi 5 anni le prove, universitarie a parte, non mancano certo al giovane Antonino. Prove fisiche (v. partite suicide di tennis alle 15.00 del pomeriggio estivo di Cagliari, pasta al tonno, mare dopo il tennis) attitudinali (v. Felix, pet education fail) e sentimentali (v. corte a misteriosa sonia) ma forse l'evento più significativo (a parere del tutto disinteressato dello scrittore) è l'incontro con Laura Maria Plazzotta, avvenuto nella palestra Ohohhehmm (v. chicco d’oliva vigna nel paesello di) in un tentativo (v. fail) di costruirsi un fisico più robusto.
Il 23/02/1990 consegue la laurea cum laude (v. non se lo aspettava nessuno...seh). il giovane (v. cranio) Antonino Serri comincia subito la sua sperimentazione lavorativa: tenta prima un lavoro di ricerca non retribuito (v. semi-schiavile) per avere un posto all'università, ma decide di accettare le preghiere della Saras e inizia a lavorare nel luogo dei suoi avi (v. ingegnere delle bombole la vendetta del ritorno). Due mesi di vita nello smog lo convincono a presentare il suo curriculum all'ibm (v.mostro senz'anima).

The year

L'anno in cui la vita di antonino mutò da un freestyle solitario ad un paso doble (e vedremo che sarà pure peggio) è il 1991.  Antonino serri decise di consacrare il suo rapporto con Laura Maria Plazzotta (v. risultati di cintura di castità) che era miracolosamente e tenacemente resistito a tutte le prove (v. macchina scassata, idea sbagliata donna=macchina da progenie, amicizie "porcili", ritardi vari, organizzazione matrimonio a carico di lei) con il matrimonio il 10/03/1991. Il viaggio di nozze a como e la spensiratezza non durarono a lungo: un oscuro presagio a due linee blu incombeva sulla coppia (v. utilità cintura di castità). Nel frattempo il giovane Antonino aveva barattato il suo lavoro all'IBM (v. quei pazzi del clean desk) con un più tranquillo ma sempre ben remunerato impiego all'enel (v.cambiamo 3 lavori in 6 mesi che tanto non c'è disoccupazione). il 05/12/1991 cominciare a considerare meglio quell'incarico: nonostante le strisce fossero blu, sulla porta di casa serri comparve un fiocco rosa (v. tanto gli nacque un maschiaccio lo stesso). Nacque Gabriella (v. per non chiamarsi Emilio) e la coppia cominciò a crescerla nella casa di Pirri (v. ci piace Pirri, Pirri 4 ever) in affitto nei pressi di piazza Italia.

Progeny level up

Alla casa nei pressi di piazza Italia si sostituì presto la casa in p.zza S. Rocco (v.isteriche occupanti) ma solo in attesa del progetto che la coppia covava da tempo (v. ci piace Pirri, Pirri 4 ever): una casa nuova nei pressi di Monreale, edificata su un terreno donato dal padre, Emilio (v. possessori terreni, vecchi valori terra/mattone). Giunse anche l'impiego desiderato e il dottor Antonino Serri divenne il ricercatore Antonino Serri (v. lavoro più pacioso, "com'è tua figlia?" "sveglia"). Il 30/08/1994 aumentano i punti di vista e gli osservatori su questa storia: due occhioni (v.occhioni sepolti da guanciotte piattino) in più da prestare alla causa, gli occhioni (v.guance piattino) di Flavia (v. per non chiamarsi emilio, forse una femmunuccia ti è uscita).

L'ingegnere che fa ingegneri

Le bambine crescono a pasta al tonno (v. abilità culinaria sottosezione mancanza di), mare (v.cooperativa golfo degli angeli), magic english, fiabe della buonanotte, lego (v. tara genetica), bici/pattini, alfabeto a memoria per parte di padre. [leccornie varie, classici disney, barbie, teatro e vv per parte di madre] in questo periodo, dopo aver sperimentato l'abilità (v.inesistente) di insegnante da perte del genitore xy che nasce la domanda "ma che lavoro fai, papà?" liquidata con una formula ricordabile "l'ingegnere cha fa ingegneri" che nascondeva il fatto che nel frattempo la carriera del ricercatore diventava quella di professore ("ma ti pagano?" "no"): Antonino infatti detiene numerosi corsi dai nomi squisitamente complessi (v. nomi citati per figheggiare alla domanda "cosa fa tuo padre?") e dai contenuti certamente non banali (v. intolleranza verso scarsa preparazione liceale, perdita di vista delle cose semplici [es. spiegare problemi con le frazioni adoperando le equazioni]). Comunque gli anni delle elementari delle bambine sono segnati da una costante presenza dei genitori (v. study support) e delle maestre della scuola Laetitia (v. tradizioni familiari, tara genetica, bisogno di condivisione per gli sfottò sulla divisa)
frasi memorabili: "che schifo!" (flavia particolarmente lieta della sua nuova stanza)
"metti bene il cuscino" (mamma su papà anoressico in penoso tentativo di imitazione di babbo natale)

Home level up

Quando per la figlia maggiore arrivò il tempo di usare il pianoforte (v. iscrizione al conservatorio) i Serri decisero di non volere ulteriori guai coi vicini (v. rapporti in caduta libera dal 1994) e cercarono una casa indipendente in cui la fanciulla potesse liberamente esercitarsi (v. steccare, sdleng sdlong). Dopo lunghe visite la scelta ricadde su una casa su 4 livelli a ben 200m di distanza in linea d'aria (v. ci piace pirri, w pirri, pirri 4 ever). 500m via terra che furono fatali per un numero sufficiente di mobili (v. trasloco hand made)con la casa nuova le promesse infantili (v. cane gatto ebbairindi) cominciarono a concretizzarsi con un coniglio (fiocco), due conigli (fiocco e musetto) da aggiungere agli ultimi due di una serie inerminabile di pesci rossi da fiera. Ma la famiglia si allargò seriamente in occasione della cresima della primogenita: una spedizione segreta ed eroica (v. avvelenamento chimico dell'aria da feci) guidata da Antonino con il supporto della secondogenita portò cloepatra e ambra (v. gatto bianco: ci piace) ad unirsi alla famiglia. Il parco animali fu ulteriormente ampliato un paio di anni dopo con la venuta di laila, pastore tedesco (v. botolo portatore di zecche). La casa cominciò a sembrare stretta nel 2005 causa iniziativa imprenditoriale (v. "ghignosperi" mamma su gadegt pseudotecnologici di dubbia utilità utili solo al figheggio): al periodo risalgono il termine "merendone sacrificale" e una media di più di tre veicoli per abitante della casa.
Dato che la storia si giudica meglio con anni di distacco l'autore preferisce fermare qui il resoconto storico per passare alla scheda specifica

Antonino Serri- Papà castoro

Perchè papà castoro
Se la tv è qualcosa di degradande, inutile e dannoso perfino al giorno d'oggi non si deve pensare che sia sempre stato così. i programmi educativi sono sempre esistiti (v. oggi si trovano praticamente solo a pagamento riservati all'elite sky) e Antonino ha sempre avuto buon gusto nel trovarli (gusto compensato da quello scarsissimo per i film) e una salda insistenza nel proporli alle pargole. fra i programmi per bambini più istruttivi si classificava la Melevisione che, ai suoi albori, trasmetteva diversi cartoni animati con fiabe più o meno note. Un cartone animato francese (v. père castor le historie du) attrasse l'attenzione dei piccoli ascoltatori: parlava di un castoro che leggeva le fiabe ai suoi castorini..ma!era Antonino con le sue riproduzioni in scala (ponendo di sopprimere un castorino)! nacque così il soprannome di papà castoro

frasi celebri
prova riprova, vedrai che ci riesci
due cose sbagliate non ne fanno una giusta
dopo un po' capisci subito (v. eredità generazionale, traumi infantili)

n.d.a.
Questo non è che un decimo di quello che ho pensato mentre concepivo l’idea (la penna è più lenta del pensiero, con la tastiera poi, se ne va metà dell’overflowing creativo u.u), un decimo di quello che penso meriti essere ricordato (anche meno) un milionesimo di uello che ho sentito e che ricordo..perchè papà, ti ascolto, anche se non ti sembra; noto tanti particolari più o meno utili, anche se tu non noti se mi cambio di vestito; ricordo molto, non tutto, ma come dici tu “ho poca memoria: meglio ricordare le cose belle” ;) indi per cui papà, I hope you did enjoy the reading because i did it with the heart :*

p.s. il regalo vero farò in modo di dartelo quando meno te lo aspetti (surpriiiiiiise :O)

p.p.s. sai da dove viene l’idea? Dal fatto che ti cerchi su google e non trovi mai niente di carino XD
Buon compleanno, Papà castoro.
p.p.p.s. grazie di tutto ^^

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